L’intervista di Giovanni sul suo viaggio in bici su Compostela

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Giovanni, 59 anni, ha fatto il suo primo vero viaggio in bici sul cammino di Santiago. Dopo una preparazione fisica, è partito con altri 2 compagni per un viaggio di 16 giorni. Ha vissuto l’avventura di 900 km attraverso il vento e la pioggia del mese di aprile. Tra emozioni degli incontri, bellezza dei paesaggi e organizazzione, Giovanni ci racconta il suo fantastico viaggio sul Cammino di Compostela in bici. Intervista !

Ciao Giovanni, potresti presentarti ?

Ciao, sono Giovanni, ho 59 anni e abito vicino al lago di Garda. Sono pensionato, quindi ho parecchio tempo a dedicare ai miei hobby. Il cammino di Compostela in bici è stato la mia prima vera avventura.

L’anno scorso, sono partito da casa mia in bicicletta per arrivare a Corvara sulle Dolomiti facendo 3 tappe. La mia prima esperienza da cicloviaggiatore è stata questa. Ma sono sempre andato in bici o mountain bike e ho fatto per 3 volte la maratona delle Dolomiti che è la gran fondo più ambita a livello mondiale. Poi, ho sempre pedalato sul lago di Garda e le sue colline. Ma diciamo che la prima vera avventura è stata il cammino di Santiago in bici.

cammino di compostela in bici intervista giovanni

Hai fatto 900 km sul cammino di Compostela in bici in 16 giorni. Potresti spiegarci il tuo percorso ?

Siamo partiti da Saint-Jean-Pied-de-Port fino a Santiago. Il 13 aprile 2023, abbiamo iniziato il nostro cammino di Santiago. Come prima tappa, era Roncisvalle. Su questa porzione, abbiamo preso acqua, vento e neve. Siamo arrivati a Roncisvalle abbastanza provati dal freddo e dalla neve.

Diciamo che il periodo dove siamo partiti non ci ha permesso di seguire il cammino di santiago in bici vero proprio. Quindi, dalla prima tappa, abbiamo dovuto seguire l’asfalto. Alla fine, abbiamo fatto alcune tappe sull’asfalto e alcune tappe sullo sterrato. Il meteo non mi ha permesso di godermi al 100 % il cammino.

Comunque abbiamo fatto delle tappe tra la natura e dei paesi bellissimi. Ho visto dei villaggi di poche case. Li, la gente è rimasta anziana e ti offre quello che ha, ti accolgo, ti coccola, ti metteno a disposizione tutto quello che hanno. E a me, ha riempito molto. Infatti, su 2 o 3 tappe, mi sono emozionato tanto. Per esempio, quando sono arrivato a Cruz de Hierro, è stata un’emozione intensa sotto la croce dove ognuno porta il suo sasso. Significa che lasci quello che ti pesa.

Poi, un’altra emozione l’ho avuta su uno sterrato lunghissimo immerso nella natura, con i colori e i suonatori che incontravo sul cammino. C’era un ragazzo che ti offriva quello che possedeva : delle fragole, dei dolci, della frutta, del caffè. Queste cose mi riempiono e mi emozionano. Perché comunque, sai, ti ricordano la tua infanzia.

sul cammino di compostela in bici

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Sei partito con altri 2 cicloviaggiatori. Che esperienza ritiri di un viaggio in compagnia ?

Ho condiviso questo viaggio in bici con altre 2 persone, più o meno della mia età. Uno lo conoscevo un po ‘, l’altro era un incognito. Ma per vivere un’avventura del genere, penso che bisogna conoscere la gente con qui parti. È meglio essere sulla stessa linea. Perché poi uno ha le proprie difficoltà : uno è più allenato, l’altro va meglio in salita piuttosto che in discesa. Quindi se io dovessi rifarlo, lo farei solo. Anzi, io ripartirei domani ! Alla fine, sono tutte cose che ti aiutano e che ti insegnano qualcosa. Comunque, questa avventura di viaggio in bici di gruppo mi ha insegnato che per farlo con altre persone o sei veramente affiatato con i tuoi compagni di viaggio oppure devi affrontare il percorso in solitario.

cammino di santiago in bici

Quale il tratto più bello del cammino di compostella che hai fatto ?

Il tratto più bello è stato quello della Cruz di Hierro. Sono arrivato li rinnovato e poi ho lasciato anch’io il mio sassolino. Ma tutto il contesto è stato bello. Quando arrivavomo negli alberghi, trovavomo l’accoglienza, il caldo, le comodità.

tratto piu bello cammino di compostela in bici

Infatti, se dovessi ripartire, porterei nelle mie borse la metà della roba che avevo. Perché ovunque, trovavo la lavatrice, l’asciugatrice e tutto ciò di cui avevo bisogno. E poi, sul cammino di Compostela ho mangiato le banane più buone della Spagna !

banane

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A che periodo sei andato ?

Siamo partiti in primavera dal 13 al 26 aprile. Erano in programma altre 2 tappe per arrivare in Finister ma uno dei miei compagni ha avuto un forte dolore al ginocchio. Quindi non ci ha permesso di proseguire. Alla fine, siamo stati 3 giorni a Santiago che abbiamo visitato. Bellissimo ! Una città piena di giovani perché ci sono tante università e Erasmus. E poi, è l’arrivo del cammino. Vedi la gente che vive questa emozione.

Come sei andato fino a lì ?

Siamo partiti da Gavardo in macchina, caricando le 3 bici. Quindi abbiamo fatto questo viaggio di 1200 km in macchina. Siamo arrivati a Saint-Jean-Pied-de-Port, nei paesi baschi e abbiamo lasciato la macchina lì.

Per il ritorno, abbiamo spedito le nostre bici tramite corriere fino a Gavardo. Noi abbiamo preso il treno fino a Pamplona. Poi, da lì, abbiamo preso un taxi che ci ha riportato a Saint-Jean-Pied-de-Port per recuperare la nostra macchina.

Come erano le strade durante il viaggio ?

Lo sterrato è battuto. Quindi si può andare via in una certa media. Ma sei sempre in tensione. Per esempio, abbiamo fatto uno sterrato di 25 / 30 km. Non finiva piu. Su alcuni tratti, abbiamo dovuto scendere perché il percorso non ci permetteva di pedalare, dovuto al terreno accidentato. Quindi abbiamo fatto un pezzo a piedi. Non si poteva farlo in bici. Ma come ho detto ai miei compagni, nulla è impossibile. Quindi noi l’abbiamo fatto. I tratti dove non si poteva pedalare, siamo scesi. E essendo carichi con le borse, si faceva ancora più fatica ! Ma io, avevo una gravel che è una bici non ammortizzata, con una certa durezza.

Secondo me, lo sterrato si fa secondo la stagione. Per esempio, abbiamo trovato le prime 2 tappe che ha sempre piovuto. Quindi non si poteva fare il sentiero. Un altro esempio : siamo partiti da Villafranca del Bierzo e abbiamo fatto 90 km con 7 ore e mezzo sotto la pioggia ! Quindi è stato massacrante. Anche il Gore-Tex non ce la faceva più ! Diciamo che c’è della pioggia piacevole che pedalando non ti da fastidio. E invece, c’è della pioggia che ti ammazza soprattutto in discesa con il vento freddo. Però, io l’ho preso come un avventura !

sentiero cammino di compostela in bici

Raccontaci il tuo più bel ricordo…

L’emozione della partenza e l’adrenalina durante tutte le tappe. E poi, l’arrivo a Santiago dove ho visto questa gente che arrivava lì, si emozionava, piangeva. Diciamo che questi 3 tangenti sono quelli che mi hanno colpito. Ma nel contesto, ogni tappa aveva il suo perché !

Sul cammino di Santiago, attraversi dei paesini con tanta povertà. E passi dai nuclei poveri a queste grandi città metropolitana come Burgos. A me, sembrava essere a Milano. Hai il cammino da una parte dove trovi poco e arrivi in questa mega metropoli dove c’è di tutto. allucinante !

Il tuo ricordo peggiore…

Uno diverbio tra i 2 miei compagni. Diciamo che mi ha dato fastidio. Eravamo a Estela, nel nostro albergo dove c’era una festa. Ci hanno anche offerto il pranzo. Ho mangiato una paella favolosa ! E magari, un bicchiere di troppo e si sono un po alterati. L’unico neo è stato questa discussione tra di loro. In 16 giorni è stato l’unico.

Che preparazione hai fatta per realizzare questo primo viaggio ?

Mi sono allenato in salita. Certo, su internet ho trovato tutte le informazioni che avevo bisogno. Però, non sai mai cosa ti riserva il cammino. Quindi, ho fatto una preparazione di 6 mesi prima, allenandoci più sulle salite in modo da renderci conto del peso delle borse. Infatti, nel tempo di preparazione, viaggiavo già con le borse piene. Uscivo 2 o 3 volte alla settimana scegliendo percorsi vari, misti, pianura, salita, colline. Certo, la Valtenesi offre questo campo di allenamento.

Alla fine, in Galizia è come essere sulle montagne russe. Per esempio, sono 3 km di salita poi 3 km di discesa e continua così per chilometri. Non molla mai ! Tu dici : « Adesso arrivo e mi riposo. ». Invece, ti aspetta ancora una salita. Diciamo che questo mi ha pesato un po’. Ma io non ho fatto una gran fatica in base all’allenamento che avevo fatto prima.

cammino di santiago di compostela in bici

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Dove hai dormito ?

Ci siamo sempre appoggiati a delle strutture. Il giorno prima, cercavamo di individuare dove andare a dormire. Non abbiamo prenotato niente perché teoricamente non si può prenotare, solo quelli privati, penso. Ma nel nostro periodo, era facile trovare da dormire. Anche se i pellegrini che fanno il cammino di Compostella a piedi hanno il privilegio di essere ospitati in primo. Invece, quelli che lo fanno in bici vengono dopo.

cammino di santiago di compostela in bicicletta

Che lingua hai parlato ?

Ho incontrato molti asiatici. Abbiamo parlato inglese anche se ho un inglese scolastico. E devo dire che questa esperienza mi ha insegnato che quando esci dalla tua porta di casa, che vai in una nazione diversa, devi essere pronto a tutto. Comunque, non ho sentito il peso di questo fatto. Di là, parlano spagnolo, inglese, portogese o francese.

Avevi un obiettivo ? L’hai raggiunto ?

Sono partito all’avventura. Quindi quello che succedeva, succedeva ! Comunque, il mio obiettivo era di portare il viaggio in bici al suo termine. Perché era la mia prima esperienza importante e volevo arrivare all’obiettivo e riuscire a farlo.

Sull’aspetto spirituale, sono cristiano, non praticante. Però, ogni paese dove arrivavamo, andavamo a visitare la chiesa. Ma non avevo un obiettivo spirituale Questo viaggio era sopratutto per conoscermi con i propri mezzi sotto un altro tipo di sforzo. Certo, ho l’abitudine di andare in bici sulle Dolomiti, fare trekking, ciaspole sulla neve. E in montagna, penso di conoscermi. Ho anche fatto la marmolada. Ma il cammino era un’avventura diversa. Mi ha fatto capire quali sono i miei limiti in questo ambiente.

obiettivo sul cammino di compostela

Cosa diresti alle persone che hanno voglia di partire in bici ma che non osano ?

Se non provi a fare una cosa, non potrai mai sapere . Quindi, io direi, partite ! Affrontate tutto come un avventura ! È bello, senza essere schematici. Il sistema, lasciamolo perdere ! Deve essere una cosa che ti libera anche da questi schemi. Sicuramente, a me , mi ha riempito tanto. Quando arrivi, arrivi. Se non arrivi, arriverai. Comunque, partire, secondo me, è il modo migliore per capire tutto questo.

buon camino di compostela

Qual’è il tuo prossimo viaggio in bici ?

Il giro della Sicilia… da solo…o no.

Dove possiamo seguire le tue avventure ?

Mi potete seguire su Instagram e Facebook !

Grazie mille Giovanni per aver condiviso con noi questa avventura !

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